No no non si tratta del film con Robert Redford e Demi Moore, si tratta, naturalmente, di un romanzo.
Vi dico subito che mi è piaciuto da morire, sarà perché è ambientato nell’800 e io adoro i romanzi ambientati in questo periodo.
Si può parlare di romanzo storico in questo caso, l’autrice, Emma Wildes è molto brava nelle descrizioni degli usi e i costumi dell’epoca.
Ma veniamo all’intrigante trama: il bellissimo e diabolico duca di Rothay, Nicholas Manning, e l’angelico conte di Manderville, Derek Drake, sono i due uomini più belli d’Inghilterra, nonché rinomati per i loro atteggiamenti promiscui. Ai loro piedi cadono tutte le donne dell’alta società inglese, ma nessuna sembra in grado di intrappolare il cuore di questi due famigerati libertini.
Men che meno la gelida e distante lady Wynn, vedova di Lord Wynn.
In tutta Londra non si fa che spettegolare sulla scommessa indecente che i due libertini hanno fatto: un giudice donna dovrà decidere chi dei due sia l’amante migliore.
Caroline Wynn che non è mai stata oggetto di pettegolezzi, dopo una profonda lotta interiore, decide di fare da giudice a questa gara, ma fa promettere ai due scommettitori che il suo nome non verrà MAI svelato. Nicholas la porta via per primo per una settimana nella sua tenuta nell’Essex, lontano da Londra. Lì scoprirà che nonostante Caroline sia stata sposata la sua esperienza in fatto di sesso è alquanto limitata. Purtroppo il suo non è stato un matrimonio felice, con un uomo barbaro e violento che faceva di lei quello che voleva fino a convincerla di essere una donna fredda e priva di passione.
In quella tenuta scoprirà che non è così, grazie al Diabolico Duca che la inizierà ai piaceri del sesso e le farà capire quanto possa essere bello, speciale e infuocato fare l’amore con la persona giusta. Trascorreranno dei giorni indimenticabili tanto che né il duca né Caroline riusciranno a dimenticarli. Nel frattempo si svolge la storia parallela di Derek, messa un po’ in secondo piano rispetto a quella del duca e di Caroline. Derek si rende conto di essere perdutamente innamorato della pupilla di suo zio, la graziosa Annabel Reid, promessa però a un altro uomo.
Riusciranno i due ricchi, potenti e bellissimi libertini a capire i loro sentimenti e a non perdere le donne che amano?
Mi sono dilungata un po’ sulla trama, chiedo perdono, il fatto è che si tratta di una storia piuttosto complessa. L’autrice deve farci capire quali sono i motivi che spingono la compassata, gelida, inarrivabile lady Wynn a fare quello che fa e ci riesce benissimo, tanto che il lettore prova compassione per lei, che ha vissuto un matrimonio senza amore per di più con un uomo orribile. Non manca la dovizia di particolari nella descrizione delle scene infuocate di sesso, ma non sono né spinte né volgari, piuttosto passionali e delicate. E’ interessante vedere come nel corso della storia, i due libertini impenitenti cambiano e diventano fragili di fronte all’amore. E poi sì, ve lo confesso: mi sono perdutamente innamorata del duca di Rothay, con il suo sorriso diabolico e sensuale!! ^_^’
Un racconto imperdibile per chi ama il genere, perché sicuramente non manca la cavalleria, un pizzico di romanticismo, i soliti pettegolezzi e tradimenti tipici dell’epoca e dell’alta società e la posizione di inferiorità delle donne che a volte fa arrabbiare ma che vedono nell’intelligente, colta e sincera Caroline Wynn un riscatto.
Consiglio goloso: direi che qui un dolce peccaminoso è l’ideale, perciò mi è venuta in mente una bella pasta frolla al cacao con peperoncino con un ripieno di crema al mascarpone. ^_^
pagg. 7-8: “Il duca era di una bellezza particolare e innegabile, unita a una forte mascolinità dagli splendidi lineamenti classici e i colori scuri e vividi. Inoltre era alto, di corporatura atletica […] L’ebano dei suoi serici capelli contrastava con il bianco abbagliante del fazzoletto da collo, annodato in maniera impeccabile”.
pag. 80: “Mentre le slacciava l’abito, il duca la baciò piano per rassicurarla, facendo attenzione a non andare troppo di fretta o ad allarmarla. La sollevò tra le braccia, la portò al letto e le tolse le scarpe e le calze con la stessa abile destrezza, ammirando la sua nudità con puro apprezzamento maschile".