Una grande, romantica, intensa, duratura storia d’amore.
“La ventesima moglie” è il primo romanzo di Indu Sundaresan, nata e cresciuta in India, ma ha conseguito due lauree negli Stati Uniti.
La storia racconta le vicende della donna più potente dell’India Moghul (1526-1707), Mehrunnisa, Sole delle Donne.
Fin dalla sua nascita, il padre, Ghias Beg, sapeva che Mehrunnisa sarebbe stata speciale.
Con l’aiuto di persone buone incontrate nel loro cammino, Ghias e la sua famiglia riescono a rifugiarsi in India dopo la fuga dalla loro terra natìa, la Persia.
Ghias Beg riesce a entrare a far parte della corte dell’imperatore Akbar rendendogli un servizio leale e generosamente ricambiato.
Fin da quando aveva 8 anni, Mehrunnisa era innamorata del principe Salim, successore al trono dell’India Moghul.
Mehrunnisa diventa dama di compagnia dell’imperatrice madre Ruqayya, moglie di Akbar, ed entra così nella zenana (l'harem, il settore femminile del palazzo reale).
Dopo qualche anno, il principe e Mehrunnisa si incontrano per caso e si innamorano perdutamente l’uno dell’altra.
Ma Mehrunnisa è stata promessa a un altro uomo per volere stesso dell’imperatore Akbar, così devono separarsi per molti anni. Purtroppo lei non è felice con il marito, un soldato, un guerriero egoista e prepotente. Dopo diversi anni di dolori e sofferenze Mehrunnisa mette al mondo una bellissima bimba, Ladli, che riuscirà a darle conforto nei momenti più bui, insieme al ricordo del principe, diventato ormai imperatore, assumendo il nome di Jahangir, Conquistatore del mondo.
Mehrunnisa e Jahangir si incontreranno di nuovo, oramai non più adolescenti, ma non vi svelerò di più.
Non sono cattiva, è che secondo me è un libro da leggere, rileggere e da possedere assolutamente.
Una grande storia d’amore come non leggevo da molto molto tempo. Avvincente, appassoniante, romantica e agguerrita, mi ha tenuto col fiato sospeso fino alla fine, quando le lacrime hanno dato sfogo alle emozioni che il racconto aveva suscitato in me. Lacrime di gioia. Perché è una storia a lieto fine.
La parte centrale del libro è però occupata per la maggior parte dal racconto storico di ribellioni per la successione al trono dell’impero Moghul, dei rapporti deteriorati tra padri e figli e di punizioni giuste e allo stesso tempo violente da parte dell’imperatore. Ma non vi annoierete.
Come viene detto alla fine del romanzo, è un racconto fittizio, basato su nozioni storiche ma arricchito dalla fantasia, perché su Mehrunnisa esistono leggende mai provate, sappiamo solo che fu la donna che guidò l’impero Moghul nascosta dietro al suo velo.
Esiste il seguito del romanzo in questione, “The Feast of Roses” che continua a narrare le vicende di Mehrunnisa da imperatrice e la storia d’amore tra lei e Jahangir; ed esiste anche il seguito del seguito, “Shadow Princess” che invece ha come protagonista la pronipote di Mehrunnisa. Entrambi non ancora tradotti in italiano. Quasi quasi mi propongo io come traduttrice, che ne dite? Almeno non cadrei in strafalcioni come ad esempio “prendere un bagno” (non ho il testo inglese sottomano, ma sicuramente si tratta della traduzione decisamente letterale di “take a shower”!). A parte la traduzione un po’ forzata e poco scorrevole in alcuni punti, il libro è scritto bene e vi innamorerete anche voi del fasto imperiale, della corte, dei bazar e delle meravigliose ghaghare delle donne, vi sentirete attratte dalla figura di Mehrunnisa, forte, decisa e indipendente nonostante i divieti e i doveri dell’epoca.
Ps: ecco il sito dell’autrice http://www.indusundaresan.com/Default.aspx.
Pps: vi consiglio vivamente di evitare di leggere gli estratti dai libri storici che precedono ogni paragrafo, o almeno dategli uno sguardo dopo aver letto i capitoli perché spesso e volentieri anticipano gli eventi!
“Per la meraviglia di Salim, la ragazza alzò le mani, facendo ricadere sui polsi con un tintinnio i braccialetti di vetro blu, e liberò il secondo uccello. Volò via, alto nel cielo. Lui si voltò verso di lei, infuriato. Lei stava guardando il piccione. La sua memoria parve risvegliarsi. Dove aveva già udito quella voce? Una lieve brezza attraversò il giardino, e il velo le premette il volto prendendone la forma. “Mehrunnisa!”
ho la pelle d'oca, questo libro mi ha davvero emozionata, io amo gli usi e i costumi indiani e tornare così indietro nel tempo mi ha fatto conoscere mondi ancora inesplorati!
RispondiEliminaBrava Chiara ;)
non vedo l'ora di leggerlo, ho già la pelle d'oca
RispondiEliminaOvviamente prendo nota... meno due e l'abbonamento è finito : )
RispondiEliminaTante volte infatti la traduzione non rende affatto bene...i periodi sembrano contorti giri parole...ma come fanno alcuni a fare i traduttori?
Un bacione!
Sembra una fiaba...proprio quelo che ci vorrebbe in questo periodo di disillusione!grazie per il consiglio...
RispondiEliminaGrazie anche da parte mia!
RispondiEliminaPrendo nota, grazie Chiara
RispondiEliminasembra molto bello, la letteratura indiana ultimamente mi incuriosisce molto. Grande Chiara!
RispondiEliminaMi hai incuriosita, lo prenderò per leggerlo durante le vacanze. Ciao, Laura
RispondiElimina@Marianna ed Emilia: sì, davvero da pelle d'oca ragazze!
RispondiElimina@Francesca: non lo so proprio dove pescano certi traduttori, è un mondo a parte quello dell'editoria purtroppo! :-/
@Secondo binario, 6cuori e Sunshine: non c'è di che! Sì è una fiaba romantica..
@Corie: :"> troppo buona cara! E' un mondo davvero affascinante quello dell'India!
@matematicaecucina: sono contenta che ti abbia incuriosito, perché ne vale la pena!! Baciiii
Lo devo assolutamente leggere, grazie Chiaretta!!!!!
RispondiEliminaChe fiaba! Quasi quasi ci faccio un pensierino...mi piace leggere i romanzi storici, anche se trattano di vicende e personaggi fittizi. Grazie per il tuo suggerimento.
RispondiEliminaMi fido del tuo consiglio, sarà una dei prossimi libri che acquisterò e andrà a d incrementare la pila sul mio comodino ( che ne conta già 10!!!...ma che ci posso fare? io ai libri non so dire di no ;) )
RispondiEliminaciao loredana
Che bello il tuo blog!!!mi stupisce in particolare la tua costanza ed assiduità...nonostante la mia cultura sia fatta di libri e ne abbia letti davvero tanti non riesco più a trvare il tempo... non si tratta solo dei bimbi, ma forse del fatto che ho mille altre passioni... e l tempo è quello che è!
RispondiElimina@speedy 70: non c'è di che!! ;-)
RispondiElimina@Tati: anche a me piacciono i romanzi storici, soprattutto se conditi da un'appassionante storia d'amore.. in questo caso, però, i personaggi non sono fittizi, Jahangir e Mehrunnisa sono esistiti veramente, anche se intorno alla figura di lei aleggiano diverse leggende, come per esempio quella secondo cui Mehrunnisa avesse stregato l'imperatore! :-)
@Loredana: e chi è che sa dire di no ai libri??!!! ^_-
@Sere: Ciaoooo che piacere conoscerti! Benvenuta!! Sono contenta che ti piaccia il mio blog, ho trovato finalmente uno sfogo per la mia grande immensa passione! Ps: io sono "fortunata", perché per andare al lavoro prendo treno e metro, quindi ho tantissimo tempo per leggere! :-)
Ciao ho appena scoperto il tuo blog.. molto molto carino!! Ti seguirò sicuramente!
RispondiEliminaMonica
@Monica: Ciao Monica, sei la benvenuta! Sono contenta che ti piaccia il mio blog!! ^_^
RispondiEliminaDev'essere davvero interessante! Mi hai convinto, lo leggerò proprio! A presto
RispondiEliminaHo appena finito di leggere La principessa indiana,sempre di Indu Sundaresan,e devo dire che non è malaccio,anche come traduzione.ed ho tutta l'intenzione di leggere quello che consigli tu.Io adoro i romanzi ambientati in India,l'India dei moghul e della colonizzazione inglese,sai consigliarmi qualche altro titolo?Io-a chi ama il genere-consiglierei Taj di T.N.Murray ed i romanzi di M.M.Kaye "Padiglioni lontani"e "L'ombra della luna",o anche "Il vento dell'India",tutti in edizione Sperling Paperback.Grazie,ciao
RispondiElimina@Nella66: Ciao Nella!! Questo romanzo mi è piaciuto davvero tanto! Visto che ti piace il genere ti consiglio anche "Matrimonio a Bombay" di Julia Gregson che ho recensito! E grazie a te per i tuoi consigli!!
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