lunedì 21 gennaio 2013

Il cavaliere d’Africa

Buooooondì, come state?
E’ lunedì è lunedì lo so, ma siamo di nuovo insieme, è questo che conta no? ^_^
Cosa avete fatto di bello nel weekend? Io sabato sera sono andata a vedere Django, qualcuno di voi l’ha visto? A me è piaciuto molto, adoro Tarantino e gli attori sono tutti tutti bravi! Ieri invece ha piovuto tutto il giorno, quindi ce ne siamo stati in casa a guardare qualche film e io mi son dedicata alla cucina. Ho preparato delle deliziose (almeno spero, ancora non le ho assaggiate) polpette di zucca seguendo la ricetta di Misya e poi ho preparato un semplice ciambellone con yogurt ai frutti di bosco e mele in questo splendido stampo, vi piace?


Bene, non divaghiamo però. Oggi vorrei parlarvi del terzo romanzo di una scrittrice emergente, “Il cavaliere d’Africa - Viaggio in fondo al cuore”, di Ilaria Goffredo, edito dalla 0111 Edizioni.


Ilaria è nata nel 1987 e vive in Puglia. Ha viaggiato tanto grazie alla scuola per i servizi turistici, nel 2005 ha lavorato come volontaria in una scuola di Malindi, in Kenya. E in questo romanzo Ilaria riporta l’esperienza e le emozioni che ha vissuto in Africa.
La protagonista, Selene, proprio come Ilaria, frequenta in Italia una scuola per servizi turistici. Vengono scelti alcuni studenti da mandare in Kenya per insegnare italiano ai ragazzi kenyoti. La vita della diciottenne Selene prende una svolta inaspettata. Si innamora di quel paese pieno di contraddizioni, povero ma al tempo stesso affascinante e si innamora perdutamente di uno degli insegnanti del posto, il bellissimo Edward. L’amore tra i due esplode improvviso e impetuoso. All’inizio si nascondono agli occhi di tutti, ma poi decidono di uscire allo scoperto. Ilaria farà amicizia non solo con un’altra ragazza italiana, Martina, ma anche con gli studenti kenyoti, ai quali si sentirà legata in maniera speciale.
Il romanzo è scritto a mo’ di diario, nel senso che la storia viene raccontata giorno per giorno. Ho sorriso nel leggere “Jambo” che significa “Salve, ciao” in swahili oppure “pole pole” = “piano piano”, perché il mio viaggio di nozze l’ho trascorso a Zanzibar. A parte queste cose semplici mi sono rivista e ritrovata nelle descrizioni dell’autrice dei paesaggi africani, del mare splendido, delle persone, dei bambini in particolare: il loro sorriso, nonostante la povertà, era sempre presente, era coraggioso ed emozionante e stringeva il cuore. Ti rincorrono, ti seguono e cercano da mangiare, ma sempre con il sorriso.
E’ una terra incredibile, dove c’è tanto da fare, ma spesso e volentieri ignoriamo i bisogni di chi è lontano da noi. Ilaria, grazie al suo romanzo, ci ricorda quanto siamo fortunati e quanto potremmo dare con poco, con quello che noi consideriamo superfluo.
“Il cavaliere d’Africa” è anche, anzi soprattutto, una storia d’amore che unisce due persone di diversa cultura, diverso paese e diversa razza, un amore forte che combatte contro tutto e tutti, ma se all’inizio il loro avvicinamento è emozionante per il lettore, a lungo andare stanca. Ogni giorno si ripete uguale a se stesso, Ilaria ci descrive particolari superflui e inutili, è un continuo susseguirsi di manifestazioni d’amore attraverso parole e scambi di effusioni che annoiano e gelosie esagerate. Il suo stile, nonostante le ridondanze, è comunque scorrevole, i dialoghi sono ben scritti e anche le descrizioni dei paesaggi e dei personaggi sono approfondite e particolareggiate.
Insomma, è un romanzo che consiglio perché fa riflettere e vi farà innamorare dell’Africa.




Dal finestrino vidi una donna che trasportava sulla testa un grande secchio giallo. Una delle capre le tagliò la strada ma lei rimase in equilibrio. Dal secchio cadde solo un pugno di riso, la donna non se ne accorse e continuò a camminare. Dopo neanche due secondi, sbucò una bambina da dietro una palma bassa sul ciglio della strada. Poteva avere tre anni e indossava solo una maglietta gialla di molte taglie più grande che le arrivava al ginocchio. [...] La bimba si buttò a capofitto sul punto in cui era caduto il riso crudo e con foga cominciò a riempirsi la bocca a grandi mani di riso misto a terreno. Inghiottiva tutto con voracità, ma era perlopiù fango.

23 commenti:

  1. L'Africa ha sempre il suo fascino, non a caso quando vai in una delle sue città, nazioni, stati, ti rimane dentro un qualcosa di indescrivibile,altrimenti detto mal d'Africa.
    Parlando di cose "futili" la tua torta era buonissima il mix mele, frutti di bosco è davvero eccezionale,le polpette di zucca volevo farle anche io ma poi sabato a pranzo abbiamo optato per la vellutata ^_^ ajajaj la ricetta di tua mamma non si batte ;D SMACK ♥

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    1. E' vero, è un continente affascinante e sorprendente!
      iii grazieeee ahahah la vellutata è una cosa davvero squisitissima! ^_^ ♥

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  2. L'Africa mi incuriosisce da sempre... questo non me lo perdo di sicuro!
    Buona settimana

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    1. Davvero? E allora tocca andarci! :P
      Buona settimana anche a te!!

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  3. chiaretta cara che bello leggerti nel mio blog, mi sto "affezionando" a te.

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    1. Grazie Stefania, è bello vedere anche te nel mio angolino :-)

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  4. Grazie davvero Chiaretta..
    Un bacio e buon inizio settimana :)

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  5. Ciao Chiaretta...questo lunedì volge al termine , finalmente :)
    Il fine settimana ci diamo tutte dentro come matte in cucina, eh??
    Che carino lo stampino a cuore, ma quanto sei romantica, penso di non averne mai avuto uno, cosa vorrà dire? ;)

    L'Africa è un continente così affascinante con tutte le sue contraddizioni, sicuramente avvicinarsi a libri che sanno anche far riflettere è opportuno, come sempre hai saputo fare una recensione impeccabile!

    Com'erano le polpette?? ;)

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    1. Carissima!!! ahahah sììì beh io soprattutto quando è brutto tempo e non si esce!
      Hai visto che carino lo stampo a cuore? Non pensare chissacché, l'hanno regalato a mia mamma ma lei è restia a usare gli stampi in silicone così l'ha regalato a me e io l'ho subito messo alla prova!! :P
      Eeeehm le polpette me le porto domani per pranzo, ti saprò dire...

      Grazie per i complimenti, l'Africa è un paese meraviglioso!
      bacissimi

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    2. Visto che l'esperimento polpette è riuscito adesso devi darmi la ricetta! ;)

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  6. Viaggio di nozze a Zanzibar? wow! volevo andarci l'estate scorsa, ma poi ho optato per il Sudafrica solo. L'Africa è un continente pieno di contraddizioni ma di tanta energia, che si può capire solo quando si è là.
    Non so se questo libro però mi ispira o no. Da un lato mi incuriosisce leggere sull'Africa, ma non vorrei che i giri di parole sdolcinati che ci hai segnalato nel post, mi rovinino un po' l'atmosfera del libro.
    A presto, ciao

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    1. Ebbene sì cara, sono andata a Zanzibar, mi è rimasta nel cuore ♥
      Immagino che anche il Sudafrica sia affascinante...
      Devo dirti la verità, è moooolto sdolcinato, quindi non mi sentirei di consigliartelo se già tentenni...
      bacioniii

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  7. Esiste la versione senza storia d'amore? :D
    Beh, ho visto che anche gli altri suoi libri trattano dell'Africa, un argomento che conosco poco. In quanto a storie d'amore, ne leggerò presto una in tedesco, chissà che non siano meno sdolcinate ahahaha!
    Bella la torta, ti eserciti per san Valentino?? Io ora ho paura di trovare una nuova casa senza cucina...

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    1. Elle carissima ahahahah eeeehm no non credo esista la versione senza storia d'amore ahahahh
      E' sicuramente un argomento che sta molto a cuore all'autrice, avendo vissuto e lavorato lì per un periodo, quest'esperienza deve averla segnata.
      Aaaa allora ci scriverai la recensione sul romanzo d'amore tedesco, in bocca al lupo!! ;-)
      mmm non ho mai festeggiato San Valentino :-/ me l'hanno regalato lo stampo!!! Una nuova casa senza cucina??? E come si fa?!

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  8. A dire verità, l'Africa non mi attira molto... Mi sa che sono poco avventuriera :( E le storie di amore le trovo un po' appiccicose.
    Cambio argomento. Non posso aspettare che tu da sola lo scopri: passa da me, c'è una piccola sorpresa per te! Un bacione.

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    1. Ciao cara! Sai che sei la prima che sento che non sia attratta dall'Africa? ^_^ Ti piacciono sicuramente altri paesi, come l'Italia no? ;-)
      Ho appena letto il tuo post.. grazie infinite! ♥

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  9. Anche per me domenica piovosa passata a preparare dolci e lievitati salati..ma che carino lo stampo a cuore!
    Interessante questo libro al prossimo giro da Feltrinelli lo cerco!
    baci
    Alice

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    1. Ti piace? E' adorabile, vero?
      Se il romanzo ti interessa lo trovi su ibs ;-)

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  10. anche a me piace Tarantino e andrò a vedere il film, mi fido del tuo giudizio
    complimenti per le preparazioni culinarie, da Misya si trovano ottime ricetta ed io stessa ne faccio alcune.
    Buona settimana!

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    1. Ti piace? A me molto, è brillante, coraggioso e sfrontato!
      Grazie per i complimenti, Misya è una sicurezza!
      Bacioni

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  11. A me tarantino non piace per nulla, in compenso sto aspettando con impazienza il 31, quando uscirà "I Miserabili"...
    Per quanto riguarda il libro, anche qui devo dire che le abimetazioni africane o comunque esotiche non mi hanno mai attirato molto, non so il perchè...nemmeno come turista sono Paesi che mi vien voglia di visitare.
    Ti ho messo due citazioni riguardo al capitolo della Littizzetto su "50 sfumature...."...un esilarante assaggino!
    Grazie per aver accettato la mia amicizia su FB!

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    1. Beh Hugh Jackman che canta è imperdibile!!
      A me invece ha sempre affascinato l'Africa, è un paese emozionante, davvero!
      Ho letto e commentato, grazie e grazie a te per avermi chiesto l'amicizia! ^_^ Un abbraccio

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