Cari lettori, buongiorno a tutti, siete pronti per il weekend?
Stasera arriva a Roma la cugina di mio marito, quindi trascorreremo con lei il fine settimana per farle vedere e conoscere le bellezze di questa meravigliosa - seppur caotica - città!
Però sabato, come potete vedere dal calendario qui a destra, parteciperò all'evento organizzato dall'EWWA, European Writing Women Association, un'associazione giovanissima, nata a settembre su idea di professioniste del settore, tutte italiane. Durante l'evento presenteranno l'associazione, illustreranno i suoi scopi e Cinzia Giorgio ci parlerà del suo ultimo libro, “Orgoglio senza pregiudizio: le ragazze di Jane Austen” (Edizioni Opposto), illustrandoci alcuni personaggi femminili di questa meravigliosa scrittrice. E come non essere presente se si parla della mia autrice preferita? ^_^ Nel pomeriggio, invece, è stato organizzato un workshop di scrittura, ma ho paura che non potrò rimanere. In ogni caso, lunedì vi racconterò com'è andata, intanto faccio un enorme in bocca al lupo a queste donne davvero in gamba!

La protagonista, Cecilia, lavora in un famoso negozio di scarpe a Milano, ma le proprietarie sono due zitelle acide che la sfruttano senza farsi troppi problemi.
Quando arriva a casa, la sera, nonostante la stanchezza, si mette al pc e scrive al misterioso Uomo Tranquillo, che, dalle sue email, sembra l'unica persona al mondo in grado di capirla davvero. A turbare però la vita tranquilla del condominio in cui vive Cecilia arriva un nuovo inquilino, Stefano, e si installa nell'appartamento sotto quello di Cecilia. Stefano è bello da morire ma, all'apparenza, antipatico e maleducato, e soprattutto è pericolosamente affascinante. L'unico problema è che non sopporta il rumore dei tacchi.
I due continuano a incontrarsi e scontrarsi, ma ecco che Cecilia viene distratta da una bella novità che le sorelle acide avevano tentato di tenerle nascosta: Steve Sanz, il più famoso creatore di scarpe dà una festa a cui parteciperanno i più importanti negozi di scarpe della città e Cecilia è invitata.
Riuscirà a partecipare alla festa che può cambiarle la vita? E chi sceglierà, l'Uomo Tranquillo o il tenebroso vicino?
Come avrete notato si tratta di una favola moderna, se vogliamo è un adattamento alla Cenerentola che tutti conosciamo e amiamo. La stessa protagonista si paragona a lei, e anche qui abbiamo un elemento a cui tutte le donne non rinunciano, quel qualcosa che può cambiare la nostra giornata, che può farci tornare il buonumore: le scarpe.
L'amore delle donne per le scarpe è un argomento che ossessiona psicologi e studiosi, ma solo noi possiamo capire veramente cosa si prova indossando un paio di scarpe che ci fanno sentire uniche e speciali e che, come dice l'autrice, ci innalzano facendoci avvicinare un po' di più al cielo.
Ogni paragrafo è anticipato da frasi di personaggi famosi, che ne dite di questa?
"Gli uomini sono come le scarpe col tacco. Ci sono quelli belli che fanno male, quelli che non ti piacciono fin dall’inizio, quelli irraggiungibili che non potranno mai essere tuoi, quelli che affascinano in partenza ma poi capisci che non sono niente di speciale. E infine quelli che non ti stancherai mai di avere con te."
Sex and the City
Oppure questa:
"I parenti sono come le scarpe: più sono stretti e più ti fanno male."
Totò
Un libro godibile, breve, che si legge in poco tempo, è una favola romantica, che fa sognare. Dopo aver letto "Io prima di te" avevo bisogno di una storia "leggera" e divertente, e la bravissima Mara è riuscita ad accontentarmi. Sapevo come sarebbe andata a finire, ma nonostante questo non riuscivo a smettere di leggere, per assaporare quei momenti piacevoli e anche piccanti che fanno sorridere.
L'unico neo forse riguarda i personaggi di contorno, un po' stilizzati, poco caratterizzati, magari andavano approfonditi un po' meglio, come il fratello di Cecilia o anche le zitelle, ma consiglio comunque questo breve romanzo a chi ha bisogno di coccole e a chi, semplicemente, ha voglia di sognare un po'! ^_^
"Andò in camera con il passo un po’ barcollante per via del vino e aprì l’enorme scarpiera. Sapeva già che cosa cercava. Allungò le mani e prese le scarpe di vernice rossa. Quelle che sua mamma metteva nelle occasioni speciali. Come ballare in soggiorno con suo padre. Cucinare una torta per loro la domenica. Andare a comprare dei fiori. Per sua madre la vita era piena di occasioni speciali. Lei sì che sapeva come guardare le cose dall’altezza giusta. Ma era Gas che aveva ereditato la sua capacità di vivere in modo spensierato, con leggerezza. Cecilia aveva la pesantezza imperdonabile del padre, la sua stessa difficoltà a spiccare il volo. Per questo adorava i tacchi, perché la facevano sentire un po’ più eterea, più leggera.
Indossò le scarpe della madre e si sentì subito meglio. Si guardò nello specchio a figura intera. Era incredibile come le stesse scarpe facessero un effetto diverso su due donne diverse. Sulla madre quelle scarpe rosse erano magiche, sensuali, divertenti, sfrontate. Su di lei invece erano sempre magnifiche, ma più eleganti, raffinate. Erano sensuali, certo, ma non era la sensualità impregnata di allegria che svolazzava intorno alla madre. Era una sensualità diversa, più terrena, azzardata."