martedì 13 novembre 2018

La collezionista di storie perdute

Buongiorno miei cari lettori e buon martedì :-)
È iniziata bene la vostra settimana? Il mio lunedì non è stato dei migliori.. mio figlio è stato poco bene per via dell'influenza intestinale che sta girando, quindi domenica sera non ho chiuso occhio, in più ci si mettono anche i mezzi di trasporto che non funzionano a dovere, ma questa è storia vecchia.
Parliamo di cose interessanti. Ieri ho finito di leggere un romanzo di Ann Hood, La collezionista di storie perdute edito da Newton Compton. Ora che ci penso mi sono accorta che ultimamente sto leggendo tutti libri pubblicati dalla casa editrice romana. Devo dire che come titoli non è che abbiano molta fantasia, anche se in questo caso la traduzione italiana del titolo originale non avrebbe avuto lo stesso impatto, The Book That Matters Most. "Il libro più importante"? Non suona molto bene. Comunque quello che mi ha colpito è la trama.



Ava, dopo la fine del suo matrimonio, ha il cuore spezzato. Il marito si è innamorato di un'altra, i figli sono lontani, in giro per il mondo e lei si ritrova sola. Entra a far parte di un club di lettura, organizzato da una sua amica nella biblioteca della città. Ava crede sia un modo per fare nuove amicizie e non pensare al passato. Un passato ingombrante, prima della separazione dal marito, la protagonista quando era piccola, ha perso la sorellina e la madre. Il tema del club è proprio il libro più importante della vita. Per Ava si tratta di 'From Clare to Here' che le rese più sopportabile la perdita delle persone care.   

È un romanzo intenso, emozionante e commovente. La protagonista è una donna che ha perso tanto durante la sua vita, ma nonostante questo si è rialzata, si è aggrappata al lavoro, alla famiglia per cercare di vivere una vita normale, tranquilla, fino a che la separazione dal marito non la fa vacillare nuovamente. E come tanti anni prima si tuffa nei libri, cercando di trovare conforto nelle pagine scritte. È un personaggio forse difficile in cui immedesimarsi se non si sono vissute le sue stesse esperienze. Come se non bastasse, la figlia Maggie, fin da adolescente, è stata sempre turbolenta, ribelle. La madre pensa che sia cambiata, che si trovi in Italia a studiare, invece la vediamo a Parigi che si infila in brutte relazioni e nel tunnel della droga.
Il romanzo è raccontato da diversi punti di vista: di Ava, di Maggie e anche del detective Bingham che ha seguito il caso della morte della sorellina di Ava tanto tempo prima. C'è un mistero intorno alla morte della madre di Ava, che scopriamo essersi gettata da un ponte dopo la perdita della figlia. Piano piano i pezzi del puzzle si compongono leggendo i diversi punti di vista e i racconti dei vari personaggi.

Il romanzo mi è piaciuto innanzitutto perché c'è di mezzo un club del libro e un'amante di libri come me potrebbe non amare le citazioni di altri romanzi? Come "Il giovane Holden", "Cent'anni di solitudine" o "Anna Karenina". E poi troviamo il mistero che aleggia intorno alla morte della madre di Ava nonché intorno al libro scelto da lei per il club: "From Clare to Here", che sembra scritto proprio per lei. Racconta la storia di una famiglia che ha perso una figlia e la madre alla fine sceglie di stare con lei, di lasciare quindi la sua unica figlia rimasta in vita, sceglie la morte.
Vengono affrontati temi forti: come la droga, la morte, la separazione.
E poi i libri come medicina, voi ci credete? Io sì :-)

"«Non esistono forse giorni della nostra infanzia che abbiamo vissuto intensamente quanto quelli trascorsi in compagnia di un libro molto caro», le ripeteva sempre sua madre quando la sorprendeva persa a Narnia, in lontane praterie o a casa delle sorella March. Lo affermava con orgoglio."

E voi sapete dirmi qual è il libro più importante della vostra vita? Direi che posso affermare senza ombra di dubbio che il mio è "Il giardino segreto" di Frances Hodgson Burnett, il primo vero romanzo letto a 12 anni e che mi ha fatto innamorare dei libri.

A presto miei cari lettori ^_^

venerdì 2 novembre 2018

Una questione di cuore

Buongiorno a tutti carissimi lettori, siete sommersi dalla pioggia? Non se ne può più!
Spero abbiate trascorso una serena festa di Ognissanti, magari avete fatto anche ponte? 

In questo uggioso venerdì di novembre vorrei parlarvi di un libro che ho finito di leggere da poco, si intitola Una questione di cuore di Karen Swan, edito da Newton Compton.


Francesca Hackett lavora come guida turistica a Roma. Una sera, nella spazzatura sotto casa, trova una borsa costosa con dentro una misteriosa lettera. Scopre che appartiene alla viscontessa Elena Damiani, che vive proprio vicino casa sua. Una volta conosciuta Elena la sua vita cambierà per sempre. Francesca diventerà la sua biografa ufficiale, scopre che Elena, americana di origine, ha avuto una vita apparentemente felice, nata e cresciuta in una famiglia molto ricca, è conosciuta come la ragazza più fortunata d'America. Eppure si sposa tre volte, conduce una vita dissoluta, a ventisei anni incontra la sua anima gemella, ma né la sua fama né la sua ricchezza a quanto pare possono darle la felicità.

La storia si svolge su due piani, la vita attuale di Francesca e i flashback della vita della viscontessa, Elena Damiani. Ho sempre amato i romanzi in cui si intrecciano storie presenti e passate e, solitamente, le storie per così dire "antiche" sono quelle che esercitano su di me un grande fascino. Così è stato anche in questo caso.
Elena è un personaggio ambiguo, contorto, dalle mille sfaccettature e per questo molto interessante. Fin da subito, quando ci viene raccontata la sua infanzia, il lettore comprende che non è tutto oro quello che luccica, è ricca, ma non è felice. Dai 16 anni in poi la sua vita amorosa è a dir poco rocambolesca, fino a quando sembra trovare stabilità sposando un noto rappresentante dell'aristocrazia romana. In realtà il suo cuore appartiene a qualcun altro che però non può avere.
La storia di Francesca invece è la storia di una ragazza inglese, ex avvocato, trasferitasi a Roma a seguito di un mistero oscuro che la perseguita e che si verrà a scoprire soltanto alla fine. Si trova di fronte a un personaggio molto particolare e difficile da inquadrare, Elena. Il suo fiuto di avvocato le dice che dietro l'aria apparentemente serena della viscontessa, si nasconde qualcosa e lei è decisa a scoprire la verità.

La trama non è complessa come può apparire. Certo, forse è difficile stare dietro alle storie d'amore e di vita di Elena, ma è un personaggio che ti cattura e che in qualche modo senti di compatire, perché nonostante sembra abbia avuto tutte le fortune del mondo, non riesce a trovare la felicità. Il suo bisogno d'amore è talmente forte che la spinge a rifugiarsi nelle braccia degli uomini sbagliati.
Il romanzo, nel suo insieme, mi ha piacevolmente colpita. L'inizio stenta un po' a decollare, ma poi il tutto scorre più fluidamente.
Non ho apprezzato i continui riferimenti al fatto che Francesca sia un bravo avvocato, addestrata a fiutare le bugie e a capire quale sia la verità. Questa cosa viene ripetuta un po' troppo spesso per i miei gusti. Così come il mistero che avvolge la sua vita, la causa che l'ha costretta a scappare dall'Inghilterra. Alla fine viene il mistero fuori in maniera rapida e indolore, un fatto grave che però viene liquidato con due righe, togliendo la suspense che in tutta onestà non ha mai particolarmente catturato la mia attenzione.
Sicuramente la vita di Elena fornisce spunti più interessanti come vi dicevo, anche se la sua vita appare piuttosto complicata. Alla fine c'è anche un colpo di scena che non vi racconterò.

È un libro che consiglio, anche se volete conoscere un po' meglio Roma. La città eterna è una città meravigliosa (con tutti i suoi difetti) ed è una delle protagoniste di questo romanzo, è descritta con amore e affetto. E la storia di Elena vi terrà sicuramente col fiato sospeso!

Buon weekend a tutti ^_^

Se vi va di leggere un racconto purtroppo molto attuale seguite questo link, supportate il racconto e ditemi cosa ne pensate :-)